arinai. I poeti cantavano la loro audacia e soprattutto le fanciulle li ascoltavano con entusiasmo. Là c'erano molti e fitti boschi e la ricca terra nutriva le bestie feroci e gli abitanti. I marinai sopportavano molte tempeste violente. I pirati attaccavano spesso le coste delle isole. In Sicilia, dove oggi vediamo molte are della dea Proserpina, c'erano molte colonie greche. In seguito presso le coste della Sicilia le truppe di Roma sconfiggevano la pericolosa rivale con le guerre puniche.
9.Roma antica
Neque magna neque opulenta erat olim Roma. Ubi postea viae amplae et stratae, lautae Carinae, marmoreae basilicae, splendidae thermae erant; antea semitae erant angustae et saxosae, paucae et miserae casae, paludosae et praeruptae terrae. Constantia et industria et audacia incolarum inclementiam naturae superabant. Paulatim multis pugnis et egregiis victoriis potentia Romana crevit et Roma universae Italiae domina fuit. Postea militiae Romanae in Sicilia, in Hispania, in Africa variis et cruentiis pugnis pugnabant. Postremo Roma Macedoniam et Syriam et Hispaniam et ceteras terras donabat et diu administrabat.
Una volta Roma non era nè grande nè ricca. Dove in seguito c'erano vie ampie e strade lastricate, il sontuoso Carene, le basiliche di marmo e le splendide terme; prima c'erano sentieri angusti e sassosi, poche e misere case, terre paludose e scoscese. La costanza, l' operosità e l' audacia degli abitanti superavano l' inclemenza della natura. A poco a poco con tante battaglie ed egregie vittorie la potenza romana crebbe e Roma fu la padrona ti tutta l' Italia. In seguito le milizie romane combattevano in Sicilia, Spagna e Africa con differenti e cruente battaglie. Infine Roma assoggettava la Macedonia, la Siria e la Spagna e altri territori e a lungo li amministrava.
10.La dea Fortuna
Fortuna caeca esno belle ville e le ornavano con statue e piccole fonti. Molte ville erano rese splendide da parchi e